La nostra storia

Christian Klucker

Chi era Christian Klucker? Senza dubbio una delle migliori guide svizzere dell’epoca e il pioniere delle nostre montagne. Klucker nacque a Fex il 28 settembre 1853 e già da ragazzo intraprese diverse ascensioni. Poi aprì a Sils un’officina da carradore, ma senza grande successo. Decise perciò di diventare guida alpina. Si procurò delle corde, un sacco da montagna e attese i primi clienti. Allora non erano ancora necessari molti diplomi. Dapprincipio Klucker venne raramente in Bregaglia, dato che mancavano le capanne ed anche i clienti preferivano le vette del Bernina. Fu infatti con il barone Anton von Rydzewski verso il 1890 che Klucker divenne un appassionato frequentatore delle nostre montagne.  

La storia della Sezione Bregaglia del Club Alpino Svizzero

Nel 1902 alcuni Bregagliotti si riunirono in occasione del venticinquesimo giubileo del maestro G. Stampa e per la prima volta ventilarono l’idea di riunire gli appassionati della montagna in una Sezione facente parte del Club Alpino Svizzero. Visto però che per fondare una Sezione autonoma necessitavano 50 membri si pensò di costituire una sottosezione della Sezione Bernina. Così i signori Edoardo Scartazzini e Tommaso Semadeni (parroco a Bondo) s’intesero con i delegati della Bernina e il 27 gennaio 1903 elaborarono una convenzione.

15 febbraio 1903

A Stampa si raduna la prima assemblea della Sottosezione Bregaglia ed approva la convenzione con la “Sezione madre”.  Sono presenti 22 soci, ai quali si aggiungono subito altri 14.

24 maggio 1903

Nomina del primo comitato: Presidente: Dott. Gaudenzio Torriani, Vicepresidente: Arnoldo Giacometti, Attuario: Tommaso Semadeni, Cassiere: Enrico Maurizio, Assessore: Adolfo Schumacher, Assessore supplente: Giovanni Maurizio

13 luglio 1903

Prima gita sezionale alla capanna del Forno e passo del Casnile.

9 agosto 1903

Il comitato si occupa di una relazione di Anton von Rydzewski concernente l’erezione di rifugi alpini nella Bondasca e nell’Albigna e decide di chiedere un parere alla guida Christian Klucker.

6 dicembre 1903

L’assemblea della Sezione, seguendo il consiglio di Klucker, decide la costruzione di un rifugio sull’alpe Sciora e uno al Pian Casnile nell’Albigna. Non potendo però finanziare tutte e due le costruzioni si dà la priorità alla capanna Sciora. Dal protocollo: “Il presidente (Dott. G. Torriani) raccomanda l’uso e l’introduzione degli sci”. 

24 aprile 1904

Viene comunicato all’assemblea che il comitato centrale del CAS non è disposto a concedere sussidi per l’erezione delle previste capanne. Si spera che i delegati siano di altro parere. Dal protocollo: “Mozione Maurizio: Il socio Giovanni Maurizio desidera che il comitato della Sottosezione deleghi 2 o 3 membri a un eventuale corso di corsa -Skis-. La mozione viene accettata”

27 novembre 1904

Il comitato decide di ritirare la domanda di sussidio per le capanne, dato che probabilmente i delegati non l’avrebbero accettata, visto che la Sezione madre chiede un sussidio per la capanna Boval.

14 maggio 1905

Si riparla della costruzione delle due capanne: Il fondo – capanna ha raggiunto l’importo di fr.70.-La Sezione Bernina contribuisce con fr. 500.-, in Bregaglia si raccolsero fr. 700.- Klucker ha organizzato di propria iniziativa una colletta in Engadina, che fruttò fr. 500.-.

13 novembre 1905

Il presidente comunica che l’assemblea dei delegati a Engelberg (nostro delegato: Avv. Vassalli) decise di sussidiare la capanna Sciora con il 60%, ma al massimo fr. 4.200.-. Dal protocollo: “I signori Klucker e Ganzoni vengono incaricati di picchettare il luogo dell’erigenda capanna”. L’assemblea della Sezione, nonostante il forte impegno finanziario derivante dalla costruzione della capanna Sciora, si fa promotrice di un’iniziativa tendente a restaurare l’ospizio al passo del Settimo e il comitato viene incaricato di prendere contatto con gli interessati nella Bregaglia, in Engadina, a Tosanna, nelle valli Sessame, Avers e Sursette, invitandoli a partecipare a una gita al Settimo.

4 gennaio 1906

Si delibera la costruzione della capanna Sciora (chiave in mano) al signor Pietro Garibaldi Del Bondio di Borgonovo per la somma di fr. 6.200.-.

1906

Esce a Basilea la prima guida delle nostre montagne, intitolata: Forno-Albigna-Bondasca, redatta da H.A. Tanner e dedicata all’inaugurazione della capanna Sciora. Contiene anche la tariffa delle guide. Ecco alcuni esempi: Piz Salecina fr. 8.-, Capanna Forno fr. 10.- con pernottamento fr. 15.-, Cima del Largo fr. 40.-, Cima di Castello e discesa a Maloggia fr. 32.-, Pioda di Sciora (dall’Albigna) fr. 40.-, Capanna Sciora fr. 6.-, Sciora-Viale-Sasc Furä fr. 12.-, Dente del Lupo fr. 20.-, Pizzo Badile dal passo di Bondo e ritorno fr. 50.-

1906 Il passo del Maloggia

13 maggio 1906

La guida Christian Klucker viene nominata membro onorario della Sottosezione. Chi era Christian Klucker? Senza dubbio una delle migliori guide svizzere dell’epoca e il pioniere delle nostre montagne. Klucker nacque a Fex il 28 settembre 1853 e già da ragazzo intraprese diverse ascensioni. Poi aprì a Sils un’officina da carradore, ma senza grande successo. Decise perciò di diventare guida alpina. Si procurò delle corde, un sacco da montagna e attese i primi clienti. Allora non erano ancora necessari molti diplomi. Dapprincipio Klucker venne raramente in Bregaglia, dato che mancavano le capanne ed anche i clienti preferivano le vette del Bernina. Fu infatti con il barone Anton von Rydzewski verso il 1890 che Klucker divenne un appassionato frequentatore delle nostre montagne. Benché il Rydzewski fosse un alpinista mediocre e di carattere molto irascibile, riuscì per più di dieci anni a farsi guidare da Klucker attraverso le più svariate avventure sulle nostre cime. I due erano spesso accompagnati da una seconda guida, M. Barbaria di Cortina d’Ampezzo. Vennero così scalate per la prima volta le seguenti vette:

1891 Cima di Cantone, cima del Largo, pizzo Torrone Centrale, Pioda di Sciora, 1892 Pizzo dei Gemelli, Punta Rasica, cima di Vazzeda, canalone del colle del Cengalo. 1893 Ago di Sciora, 1896 Canalone del Badile, 1899 Badiletto, 1900 Punta Trubinasca. Per molti anni ancora Klucker si dedicò con la passione alla sua professione di guida fra le nostre montagne. Spesso scendeva solo da Fex per studiare nuove vie da scalare con i suoi clienti. Klucker non si accontentò delle montagne di casa, ma scalò diverse cime nel Vallese, nell’Oberland Bernese, nel gruppo dell’Ortler, del Brenta e nel 1901 partecipò con Whymper a una spedizione in Canada.

Per comprendere di cosa era capace Christian Klucker basti ricordare la seguente gita:

4 agosto 1880

Ore 04.00 Partenza da Vicosoprano

Ore 07.00 Ghiacciaio dell’Albigna 

Ore 10.00 Passo di Zocca

Ore 15.00 Arrivo ai Bagni di Masino

5 agosto 1880

Ore 04.00 Partenza dai Bagni di Masino

Ore 09.00 Passo del Porcellizzo

Ore 10.30 Passo Trubinasca 

Ore 15.00 Promontogno

Ore 15.30 Partenza da Promontogno

Ore 21.00 Arrivo a Fex (naturalmente tutto a piedi)

Per il 5 agosto Klucker ha calcolato: Salita 3075 metri; Discesa 2430 metri; Dislivello totale 5505 metri. Christian Klucker morì il giorno di Natale del 1928.

Christian Klucker a Fex

Torniamo ora a parlare della Sottosezione Bregaglia che, consigliata da Klucker, stava costruendo la capanna Sciora e si interessava ad un rifugio alpino sul passo del Settimo.

13 maggio 1906

Il protocollo dell’assemblea del 13 maggio 1906 registra ancora: “Il dott. Torriani prelegge un interessante studio attorno ai soccorsi d’urgenza in caso d’infortuni in montagna. Si decide di rivolgersi alla Sezione madre pregandola di intervenire appo il comitato centrale acciocché accordi il credito necessario per istituire una stazione alpina di salvataggio. Il signor Pasini raccomanda caldamente ai clubisti di partecipare ad un corso circa i soccorsi d’urgenza che verrà tenuto quest’autunno dal dott. Torriani, per cura della Croce Rossa, Sezione Bregaglia”. Il protocollo di detta seduta, tenutasi a Castasegna, chiude con le seguenti parole: “Si parte alla volta di Guaita”. (Guaita era un crotto oltreconfine)

5 agosto 1906

Il comitato stabilisce il programma per l’inaugurazione della capanna Sciora:

Martedì, 21 agosto

ore 06.00 Ritrovo ai crotti di Bondo

ore 10.00 Arrivo in capanna

ore 10.30 Saluto ai partecipanti e collaudo dell’edificio

ore 11.00 Discorso ufficiale

ore 12.00 Refezione e rinfresco offerto dalla Sezione

ore 14.00 Partenza per Promontogno passando il Viale e Sasc Furä

20.00 Banchetto a Promontogno

Invitati: il comitato centrale, la Sezione Bernina, le altre Sezioni grigionesi, la Sezione Milano, la sovrastanza di Bondo, Klucker, Tanner, Rydzewski e il prof. Curtis.

S’incombensano il presidente e l’attuario d’intendersi col direttore dell’albergo Bregaglia riguardo refezione da servirsi nella capanna, il cui menu vien fissato in rostbeef, polenta, pane, vino e caffè nero.

L’inaugurazione della capanna Sciora, 21 agosto 1906

23 gennaio 1908

Il guardiacapanna Samuele Pasini comunica che dall’autunno 1906 all’autunno 1907 alla capanna Sciora entrarono fr. 62.90.

23 febbraio 1908

La Sottosezione conta 44 membri e nomina socio onorario il barone Anton von Rydzewski di Dresda, “che in modo speciale si è reso benemerito dell’alpinismo in Bregaglia”.

21 febbraio 1909

Dal protocollo: “Il rendiconto porta le seguenti cifre alquanto scoraggianti: in cassa fr. 5.41, debiti ca. fr. 500.-”

27 luglio 1909

Nel protocollo di questa seduta del comitato si parla per la prima volta della Sezione Hoher Rohn: “La Sezione Hoher Rohn di Wädenswil ha la lodevolissima intenzione di fabbricare a proprie spese una capanna Albigna, avendovi rinunciato il Club Alpino Accademico di Zurigo, che a suo tempo pure si era interessato. Alla suddetta Sezione vengono dati diversi schiarimenti e direttive per promuovere ad agevolare possibilmente la realizzazione del progetto. Parimenti viene espressa alla Sezione Hoher Rohn la viva nostra simpatia per l’opera cui essa vuole accingersi, nonché la nostra prontezza ad appoggiarla ed assecondarla il meglio possibile nel nobile suo intento, al quale auguriamo vivamente buona e pronta riuscita”. 

Agosto 1909

Festa della Sottosezione a “Nossa Dona” con l’intento di ammortizzare il debito contratto con la costruzione della capanna Sciora. Entrano fr. 400.-

13 febbraio 1910

Dal protocollo: “In considerazione che il fieno si adatta poco bene per i dormitori della capanna Sciora è deciso di farvi trasportare paglia sufficiente per un dormitorio nella stanza interna, mentre per il secondo dormitorio si vuol fare la prova con due bisacce di foglia di granoturco”.

22 agosto 1910

La Sezione Hoher Rohn inaugura la capanna Albigna. Costo della costruzione fr. 11‘037.50.

L’inaugurazione della capanna Albigna, 22 agosto 1910

Dai rapporti della Sottosezione Bregaglia alla Sezione Bernina rileviamo e seguenti pernottamenti nella capanna Sciora:

1910 22 persone

1913 16 turisti + 4 guide

1914 12 persone

1916 40 persone

1918 19 persone

1919 14 persone

20 gennaio 1918

Visto che le frequenze alla capanna Sciora non bastano a coprire le spese correnti si parla per la prima volta di vendita, eventualmente al comitato centrale del Club Alpino Svizzero.

9 febbraio 1919

Il comitato centrale non intende acquistare la nostra capanna.

8 febbraio 1920

Il Club Alpino Accademico di Zurigo si interessa per la compera della capanna Sciora. In seno all’assemblea si svolge un lungo dibattito in merito. Da una parte la situazione finanziaria della Sottosezione rende quasi impossibile il mantenimento, dall’altra parte però diversi soci trovano poco onorevole cedere la capanna, “adducendo inoltre che mancandoci la capanna sparirebbe il legame principale della nostra società”.

11 aprile 1920

Benché a malincuore si decide di cedere la capanna Sciora al Club Alpino Accademico di Zurigo, premessa l’approvazione da parte del comitato centrale del CAS.

25 settembre 1920

Radunanza straordinaria per stabilire il prezzo di vendita della capanna. Sono presenti solo tre soci. Si decide di vendere la capanna per fr. 4‘200.-.

23 gennaio 1921

Assemblea generale a Stampa. Sono presenti sei soci. Dal protocollo: “Il comitato centrale del CAS, che fino all’ultimo si era dimostrato propenso alla cessione della nostra capanna al Club Alpino Accademico di Zurigo, appena subentrata quale concorrente per l’acquisto della capanna Sciora anche la Sezione Hoher Rohn del CAS cambiò istantaneamente e radicalmente la sua posizione dirimpetto a noi, e ciò del tutto a favore del nuovo concorrente. Di rimpetto ad un simile stato di cose, ed in considerazione che gli attuali statuti del CAS prevedono l’impossibilità di cedere la capanna a società non facenti parte del CAS, la radunanza decide unanimemente di aderire alla proposta del comitato centrale e di entrare in trattative con la Sezione Hoher Rohn”.

18 maggio 1921

Presso l’ufficio del registro fondiario di Sotto Porta viene firmato l’atto di compra-vendita della capanna Sciora. Prezzo stabilito: fr. 2.200.- in contanti. Per la Sezione Hoher Rohn firma con procura la guida Christian Klucker.

1924

In risposta a una domanda da parte della Sottosezione il comitato centrale comunica che per fondare una Sezione autonoma necessitano 70 soci e lascia intendere che non vedrebbe di buon occhio una Sezione autonoma in Bregaglia. Sono questi i primi passi che la nostra Sottosezione intraprende per farsi autonoma e la discussione su questo argomento si riaccenderà intensa verso il 1927. In questi anni si discute parecchie volte sulla necessità di possedere una carta con la nomenclatura precisa delle montagne della “catena sud” e si incaricano il pittore Giovanni Giacometti e la guida Klucker di provvedere in merito.

1925

Per conto della nostra Sottosezione esce la riproduzione del panorama del Gallegione eseguito da Giovanni Giacometti.

1927

Dopo 25 anni, la Sottosezione conta ancora 10 soci – fondatori e si prepara ad affrontare uno degli anni più difficili e tormentati. Si riaccende infatti la discussione tendente alla fondazione di una Sezione autonoma.

Ecco i fatti: 

8 maggio 1927: La Sezione Hoher Rohn invita il comitato centrale del CAS a intervenire per impedire l’erezione di una diga all’Albigna.

18 maggio 1927: Il comitato centrale, prima di intervenire presso il governo cantonale, invita le Sezioni grigioni del CAS a una presa di posizione.

11 giugno 1927: La Sezione Bernina orienta il comitato centrale in merito alla diga Albigna e dice di aver trasmesso gli atti alla società per la protezione della natura.

1. luglio 1927: La Sezione engadinese per la protezione della natura non trova necessario intervenire contro la costruzione della diga, visti i pericoli a cui è sottoposta la Bregaglia. 

Di tutti questi fatti la nostra Sottosezione sembra sia stata informata solo indirettamente e i soci, appena a conoscenza della situazione, si radunano in assemblea straordinaria a Vicosoprano il 

3 luglio 1927

e dopo lunga discussione prendono decisioni di fondamentale importanza per il futuro della Sezione. Infatti, il 6 luglio vengono spedite lettere raccomandate al comitato centrale, alla Sezione Bernina e alla Sezione Hoher Rohn.

Dalla lettera inviata al comitato centrale: “…abbiamo deciso quanto segue:

  1. Di staccarci dalla Sezione-madre Bernina e di chiedere al comitato centrale l’autorizzazione di costituirci Sezione autonoma.

  1. Di protestare energicamente verso la Sezione Hoher Rohn per l’iniziativa da essa presa con lettera dell‘8 maggio 1927. Conformemente alla prima decisione ci pregiamo colla presente inoltrare formale domanda per l’autorizzazione di costituirci in Sezione autonoma e ciò per i seguenti motivi:

  1. Per avere la Sezione Bernina violato il paragrafo 3 dell’annessa convenzione con la Sottosezione Bregaglia, prendendo delle decisioni di somma importanza per la nostra valle senza renderci edotti.

  1. Per non averci la Sezione Bernina comunicato il contenuto della corrispondenza passata fra essa e il comitato centrale merito proposta Hoher Rohn, giusta il paragrafo 8 della succitata convenzione. Non intendiamo più oltre collaborare con una Sezione che agisce contro i nostri interessi e speriamo fermamente che la nostra domanda venga presa in benevola considerazione…”

11 luglio 1927

La Sezione Bernina si oppone alla costituzione di una Sezione autonoma in Bregaglia e invita una nostra delegazione a Maloggia.

13 luglio 1927

Anche il comitato centrale del CAS non trova validi i motivi per separarci dalla Bernina.

15 luglio 1927

Una lunga lettera della nostra Sottosezione al comitato centrale termina con le seguenti parole: O la costituzione di una Sezione autonoma o la sortita dal Club Alpino Svizzero!!

1° settembre 1927

Il comitato centrale comunica alla Sezione Bernina e alla Sottosezione Bregaglia che desidera chiarire i fatti un una riunione fissata per il 10 settembre a Berna.

5 settembre 1927

La nostra Sottosezione non intende partecipare alla prevista riunione di Berna e nella lettera vengono ripetute le parole:

O la costituzione di una Sezione autonoma o la sortita dal CAS.

7 settembre 1927

Il comitato centrale si meraviglia che una Sottosezione del CAS osi non partecipare a una riunione da lui indetta.

17 settembre 1927

Con una nuova lettera al CAS la nostra Sottosezione comunica che qualsiasi trattativa è destinata a fallire e invita il comitato centrale ad autorizzare al più presto la costituzione di una Sezione autonoma.

3 novembre 1927

Il comitato centrale comunica che il 1. novembre i membri hanno deciso unanimemente e con l’approvazione della Sezione Bernina, la costituzione della Sezione Bregaglia. Un mese dopo, e precisamente

l’11 dicembre 1927

ha luogo a Promontogno la prima assemblea della Sezione Bregaglia. Quale presidente viene nominato Arturo Semadeni. La Sezione conta 40 soci. 

1928 A 75 anni muore il socio onorario Christian Klucker.

Da sinistra: Rydzewski, Barbaria e Klucker

Dal protocollo: “Ammiratore e conoscitore profondo delle montagne di Bregaglia, egli ne fu il Pioniere e investigatore. Con Klucker si chiude una pagina memorabile della storia alpinistica della nostra valle”.

1930

Il quadro di Augusto Giacometti donato a Klucker nel 1906 in occasione della sua nomina a socio onorario viene restituito alla Sezione. (Il quadro è depositato al museo Ciäsa Granda a Stampa)

1931

Dal protocollo: “L’assemblea approva una proposta tendente all’istituzione di un’organizzazione giovanile con un primo tentativo di invitare le scuole a partecipare a qualche gita della nostra Sezione e precisamente:

Prima gita: Plan Loo-Val Cam-Forcella

Seconda gita: Punt Marlun-Cugian-Lera d’Zura

1932

Viene effettuata la prima gita riservata ai veterani, con meta Durbegia e guidata dal prof. U. Grand.

La Sezione organizza un corso di sci a Maloggia per gli scolari delle classi superiori.

1934

Si decide di indire una gita in automobile (forse la prima!) in Valtellina-passo del Bernina-St. Moritz.

1935

Dal protocollo: „Quale contributo pro 1934/35 per l’adattamento della strada di valle ad uso autostrada si firmarono fr. 5.- all‘anno a carico della nostra cassa“.

1936

Hans Rütter di Wädenswil viene nominato socio onorario della nostra Sezione. Chi era Hans Rütter? Egli fu uno dei primi soci della Sezione Hoher Rohn che visitò la Bregaglia accompagnato da Klucker. Rütter era entrato nella Sezione Hoher Rohn nel 1903 e già nel 1909 ne divenne presidente. Nel 1912 lo troviamo capo della capanna Albigna, carica che rivestì per ben 30 anni e cioè fino al 1942. Dal 1933 in poi fu anche capo della capanna Sciora. Hans Rütter era un ammiratore e un appassionato frequentatore delle nostre montagne e perciò fu incaricato dal comitato centrale del CAS di elaborare una guida delle nostre montagne. Il libretto intitolato “Südliche Bergeller Berge und Monte Disgrazia” venne pubblicato una prima volta nel 1923 e la seconda edizione è del 1935. La terza edizione del 1966 porta sempre ancora il nome di Hans Rütter, è però stata rielaborata da un altro membro della Sezione Hoher Rohn, il dott. H. Grimm, coadiuvato da M. Zisler. Sempre nel 1936 esce la prima guida delle nostre montagne in lingua italiana compilata dal conte Aldo Bonacossa e intitolata: Masino – Bregaglia – Disgrazia.

La nostra Sezione, riconoscendo i grandi meriti di Hans Rütter, si rivolse al nostro convallerano, l’artista Augusto Giacometti per avere il suo competente parere. Augusto offrì gratuitamente un dipinto a scelta del nostro membro onorario. Rütter potè recarsi personalmente nello studio dell’artista e scelse il dipinto intitolato” Tazza blu e garofani”.

1937

La Sezione conta 78 soci, 5 dei quali partecipano alla festa centrale del CAS a Lugano. 

Cassin, Ratti ed Esposito scalano la parete nord – est del pizzo Badile. Muoiono Molteni e Valsecchi

Riccardo Cassin

Badile Via Cassin 1937

1940

Dalla e relazione al comitato centrale:

Causa la guerra le nostre montagne ebbero generalmente scarsa frequenza e anche le capanne non videro la folla di alpinisti che anteguerra molte volte malamente potevano ospitare. Ma passata la burrasca ritorneranno gli appassionati d’ogni paese e la montagna, sempre la stessa, festosa li accoglierà. E forse oggi, mentre un diabolico conflitto devasta l’Europa, il valore delle nostre montagne si rivela in pieno quale baluardo potente a difesa della nostra antica libertà!”.

1941

Durante l’assemblea ordinaria tenutasi a Stampa il 9 febbraio il signor Honegger lancia l’idea della costruzione di un rifugio a Sasc Furä. L’assemblea non approva tale proposta, ma decide di studiare la possibilità di riparare la cascina di proprietà del Comune di Bondo.

1943

Il comitato della Sezione sale a Sasc Furä per un sopralluogo.

Da sinistra a destra: Arturo Semadeni, Costantino Ganzoni, Ugo Giacometti, dott. Enrico Fasciati.

I “clubisti” a Vicosoprano

3. fila: Hermann Hofmeister, Agostino Redolfi, Riccardo Maurizio, Arturo Scartazzini, Costante Ganzoni

2. fila: Reto Giovanoli, Gianin Gianotti

1. fila: Enrico Fasciati, Ugo Giacometti, Arturo Semadeni, Enrico Roffler

1944

Il comitato presenta all’ assemblea un preventivo di franchi 1.250.- per il restauro della cascina a Sasc Furä. Più tardi però sorgono delle difficoltà con il Comune di Bondo, così che il lavoro non venne eseguito. Nel 1945 si decise di non perdere di vista il progetto e di effettuare un nuovo sopralluogo.

1946 

Si decide di compilare un progetto e un preventivo per la costruzione di un rifugio a Sasc Furä, con quattro posti e occasione di far fuoco.

1947

Si nomina la prima commissione per la costruzione del rifugio.

1948

Il 24 ottobre la Sezione Hoher Rohn inaugura la nuova capanna Sciora, dopo che la capanna in legno era stata distrutta dal fuoco nell’autunno dell’anno precedente.

La vecchia e la nuova capanna Sciora

1950

Il 26 febbraio a Vicosoprano l’assemblea approva i primi statuti sezionali. Per ben 23 anni la nostra Sezione era rimasta senza statuti!

1953

Si decide di festeggiare i 50 anni della nostra della nostra Sezione con una gita alla capanna del Forno e ritrovo a Cavloccio. Causa il cattivo tempo la gita è poi stata rimandata all’anno successivo, ma purtroppo, ancora una volta, ci si dovette piegare alle bizze del tempo, così che i cinquant’anni della Sezione vennero festeggiati il 12 dicembre 1954 con una cena al Crotto Albigna.

Il comitato nel cinquantesimo anno di fondazione:

Presidente: Ugo Giacometti, vicepresidente: Arturo Semadeni, attuario Rodolfo Giacometti, cassiere Renzo Salis, assessore Agostino Redolfi.

31 agosto 1955

In occasione di una riunione straordinaria a Promontogno l’ex presidente Ugo Giacometti ripropone all’assemblea la costruzione di un rifugio a Sasc Furä. Si pensa di poter costruire un piccolo rifugio con settemila franchi.

6 luglio 1956

La commissione capanne del comitato centrale comunica che non può approvare la costruzione di un rifugio ai piedi del Badile. Malgrado ciò si decide di inoltrare piani e preventivi elaborati dal signor Weiss.

1957

Due ulteriori scritti della commissione capanne del comitato centrale frenano l’entusiasmo della sezione per la costruzione del previsto rifugio.

Nella prima lettera viene contestato il preventivo (troppo basso), nella seconda si contesta il luogo stesso della costruzione. Dopo una lunga discussione l’assemblea del 1. marzo 1958 decide di mettere a concorso il lavoro. Alla riunione sono presenti solo 7 soci ed il protocollo inizia con queste parole: “Ė spiacevole dover constatare la presenza di solo 7 membri. Se proprio non è più possibile trovare il tempo e l’energia per presentarsi al raduno annuo, c’è veramente da temere per l’avvenire della Sezione”.

1959

Si nomina una nuova commissione per la costruzione della capanna. Già il 3 maggio di quell’anno un’assemblea straordinaria approva i piani e il preventivo presentato dalla commissione. Costo approssimativo fr. 20‘500.-. Il 31 maggio dello stesso anno si decide la costruzione del rifugio e si dà competenza al presidente di procedere in merito. Il 14 novembre 1959 l’assemblea dei delegati decreta un sussidio del 50%.

1960

La Sezione Bregaglia partecipa all’esposizione organizzata alla Ciäsa Granda da parte della società culturale. La tassa annua viene portata a fr. 4.-.

2 ottobre 1960

Finalmente numerosi soci e amici della montagna accorsi da vicino e da lontano possono assistere alla festa d’inaugurazione del rifugio Sasc Furä. Costo della costruzione fr. 17.322.-

La prima capanna dipinta da Vitale Ganzoni

1961

La guida Reto Giovanoli di Bondo viene nominata custode del rifugio.

Già il primo anno si contano 482 pernottamenti. Grazie alla maggiore attività svolta dalla Sezione e al crescente interesse per la montagna, il numero dei soci aumenta costantemente fino a raggiungere il centinaio nel 1962.

14 marzo 1964

A Promontogno, durante l’assemblea annua, viene presentata una lettera di un gruppo di soci, che invitano la Sezione a voler fare i passi necessari per ampliare la capanna, dato che il posto disponibile non basta alle esigenze. Benché la cassa presenti un attivo di solo franchi 300 viene nominata una commissione così composta: Guido Ganzoni, Adolfo Salis, Giovanni Salis, Giorgio Derungs e Arnoldo Giacometti.

9 ottobre 1964

Un’assemblea straordinaria decide di ampliare la capanna.

Quale primo bregagliotto residente in valle Bruno Hofmeister scala la parete nord – est del pizzo Badile. La stazione di soccorso di Bondo venne allarmata ben cinque volte con un’azione su vasta scala nella seconda decade di luglio per portare aiuto a diverse cordate sorprese da un furioso temporale sul Badile.

1965

Durante il mese di febbraio alcuni alpinisti di Lecco effettuano la prima scalata invernale dello spigolo nord del Badile.

29 agosto 1965

A Sasc Furä ha luogo l’inaugurazione dell’ampliata capanna.

1966

Muore la guida Walter Risch, che il 4 agosto 1923 aveva scalato per primo lo spigolo nord del Badile.

1968

Nella capanna Sasc Furä viene installato il telefono. Fra il 21 dicembre 1967 e il 3 gennaio 1968 tre Svizzeri e tre Italiani scalano in prima invernale la parete nord del Badile.

3 gennaio 1968

Da sinistra:

Alessandro Gogna, Camille Bournissen, Daniel Troillet, Gianni Calcagni, Michel Darbellay

15 febbraio 1969

Viene fondato il gruppo giovanile della Sezione Bregaglia. Quale primo presidente viene eletto Adolfo Salis.

1970 

Si decide di unire le due stazioni di soccorso di Bondo e Vicosoprano in un’unica stazione con sede a Bondo.

1972

L’assemblea nomina Riccardo Cassin socio onorario della Sezione.

22 gennaio 1973

A Bondo muore la guida Reto Giovanoli. Aveva frequentato il corso di guida nel 1936 e da allora fu per molti anni l’unica guida in valle. Oltre alle sue grandi capacità di rocciatore, egli era anche un appassionato ricercatore di minerali. Fu per molti anni custode della nostra capanna.

1974

A Sasc Furä si raggiungono i 1260 pernottamenti e già si parla di un nuovo ampliamento. Arturo e Guido Giovanoli scalano in prima invernale la Punta Sant’Anna.

1976-1977

Grazie a una generosa donazione la Sezione può riprendere il discorso merito ampliamento della nostra capanna. L’incarico di allestire i piani viene affidato all’architetto Jakob Eschenmoser di Zurigo. L’assemblea dei delegati del CAS decreta un sussidio del 70 %.

26 novembre 1977

La Sezione, riunita in assemblea straordinaria, decide l’ampliamento della capanna.

14/15 ottobre 1978

A Sasc Furä, alla presenza di numerosi invitati e di parecchi soci, in un’atmosfera piena di allegria e di soddisfazione, si festeggiano i 75 anni della Sezione e la domenica mattina si inaugura l’ampliata capanna. Il costo totale dell’ampliamento ammonta a circa fr. 148‘000.-. Il 31 dicembre 1978 la Sezione conta 139 soci, 5 soci sezionali e 25 giovani OG.

17 marzo 1979

L’assemblea decide con 35 voti senza opposizione di ammettere le donne nella Sezione.

1981

L’assemblea dell’11 dicembre si occupa del restauro della cascina a Sasc Furä e decreta un importo di franchi 12.000, premesso l’accordo del Comune di Bondo.

Durante l’inverno un gruppo di alpinisti cecoslovacchi, amici della nostra guida Arturo Giovanoli, soggiornano nella nostra capanna.

14 dicembre 1984

Alfredo Sommer di Gersau, che da tanti anni fotografa le nostre montagne, viene festeggiato per il sessant’anni di appartenenza al Club Alpino.

Ci si congratula anche con Renata Rossi, che ha superato brillantemente l’esame di guida alpina.

28 dicembre 1985

All’assemblea annuale tenutasi a Soglio è presente anche il famoso alpinista Riccardo Cassin, che al termine della riunione proietta un film di montagna. Il presidente ricorda Renata Pool, da parecchi anni gerente della nostra capanna, deceduta lo scorso agosto dopo una lunga malattia.

1988

Il 1988 ricorre il 125. anno di fondazione del Club Alpino Svizzero. La nostra Sezione per l’occasione organizza una cena in compagnia nella sala dell’Elvezia a Vicosoprano. Segue una serata danzante.

Dal dettagliato rapporto presidenziale rileviamo:

– da gennaio a dicembre il consiglio si è riunito sette volte

– il 1. maggio parte dal comitato la proposta per la nomina di Riccardo Cassin a membro onorario del Club Alpino Svizzero

– il 28 maggio si tenne a Stampa il consueto raduno primaverile

– Arturo e Graziano presentano delle diapositive su ascensioni oltre oceano

– il 25 giugno apre ufficialmente la capanna Sasc Furä

– l’organizzazione giovanile compie 20 anni

– alla gita organizzata per il 22-24 luglio (Sciora-Passo di Bondo-Gianetti-Passo Porcellizzo-Trubinasca-Sasc Furä) parteciparono 9 persone

– alla radunanza dei delegati a San Gallo con festa centrale, giubileo e cambio del comitato centrale parteciparono Bruno Hofmeister e Arturo Giovanoli

– bivacco Gallegione: verrà ritirato dal corpo delle guardie di confine e non verrà affittato, così che per la nostra Sezione sfugge l’occasione di avere un punto d’appoggio sul versante nord della valle

– anche quest’anno la Rega, in collaborazione con la nostra stazione di soccorso, è dovuta intervenire oltre 20 volte per il recupero di alpinisti ed escursionisti in difficoltà. — preoccupa la situazione al passo Cacciabella.

– da parte della Sezione Hoher Rohn siamo stati interpellati merito la costruzione di un bivacco in valle Albigna, precisamente verso la “Punta Pioda”. L’assemblea decide di non aderire al progetto. Nel corso dell’assemblea annuale tenutasi a Vicosoprano il 26 dicembre la nostra Sezione ha l’onore di porgere a Riccardo Cassin il diploma di membro onorario del Club Alpino Svizzero. 

1989

Il 16 dicembre ha luogo a Bondo l’assemblea annuale. Nella sua relazione il presidente ricorda in modo particolare la tragica scomparsa di Reto Semadeni, dirigente dell’organizzazione giovanile, pericolato il 15 febbraio lungo il sentiero Laret – Sasc Furä. Fra altro il presidente ricorda le imprese alpinistiche dei nostri soci e cioè:

  • la prima invernale dello spigolo nord-ovest del Gallo da parte di Siffredo e Marcello Negrini.

  • la scalata invernale dello sperone nord del pizzo Trubinasca da parte di Arturo Giovanoli e Floriano Lenatti.

  • l’invernale sulla parete nord-ovest della Sciora di Dentro da parte di Renata Rossi e Franco Giacomelli.

La colonna di soccorso, in collaborazione con la Rega, è stata impegnata in una difficile azione di ricerca nella zona Cacciabella – Scioretta. Dopo 4 giorni, il solitario alpinista è stato salvato.

1992 

Durante l’anno il comitato si occupa del progetto di ampliamento della capanna. Guido Ganzoni allestisce i nuovi piani, che vengono inviati al rappresentante del comitato centrale. I nostri dirigenti propongono l’apertura di un fondo capanna.

1993

La commissione ampliamento capanna, composta da Marcello Negrini, Martin Ganzoni e Remo Capadrutt, in collaborazione con l’architetto Guido Ganzoni e con il capo capanna Gian Ganzoni prosegue i preparativi per poter sottoporre all’assemblea un progetto definitivo.

La nostra Sezione conta ormai 240 soci. Per la costruzione del bivacco “Ronconi” sul passo di Bondo la Sezione partecipa con fr. 200.-. Anche il Comune di Bondo (fr.200. -) e il Circolo di Bregaglia (fr.500. -) contribuiscono all’opera.

All’assemblea ordinaria tenutasi a Bondo il 28 dicembre il presidente Remo Capadrutt spiega i motivi per cui necessita un ampliamento della capanna Sasc Furä. Dato che tutti i posti letto disponibili sono in un’unica stanza, manca lo spazio per i sacchi di montagna anche i locali per il guardiano non sono funzionali e mancano certe comodità che oggi sono indispensabili. Davanti all’assemblea l’architetto Guido Ganzoni presenta il progetto che prevede un investimento di circa franchi 300.000.-

L’assemblea accetta con 43 voti senza opposizione sia il progetto che il relativo preventivo.

1994

Con grande soddisfazione dei nostri delegati Reto Scartazzini e Remo Capadrutt, l’assemblea del CAS decreta un sussidio straordinario del 60%, pari a fr. 207.000.- a favore dell’ampliamento della nostra capanna.

1995

Per acclamazione l’assemblea convalida la nomina di Guido Ganzoni a membro onorario della nostra Sezione. Guido Ganzoni ha sempre partecipato con studi e disegni per i diversi ampliamenti e per l’ultima costruzione ci ha regalato sia il progetto che le molte gite di sorveglianza.

1996

L’avvenimento principale di quest’anno è senza dubbio l’inaugurazione dell’ampliata capanna Sasc Furä. Nel suo discorso inaugurale il presidente Remo Capadrutt afferma: “Quale Sezione fra le più piccole della Svizzera siamo orgogliosi di questo fabbricato che si eleva tra le rocce della Bondasca, in un mondo di fascino, dove l’uomo è a diretto contatto con la natura alpina”.

1998

Il 29 dicembre a Vicosoprano, in occasione dell’assemblea generale, il presidente ricorda in modo particolare il nostro socio Dino Salis, che per ben 25 anni fu capo della stazione di soccorso a Bondo.  Nel suo negozio – ristorante sono passati tutti i grandi alpinisti degli ultimi anni e lui li conosceva tutti per nome e li seguiva di giorno, di notte, in estate ed anche in inverno, sempre pronto con la sua ricetrasmittente a stabilire i contatti con le capanne, con i soccorritori svizzeri e italiani. Tantissime volte egli ha potuto tranquillizzare i familiari degli alpinisti, altre volte gli toccava l’ingrato compito di annunciare l’impossibilità di intervenire in tempo utile.

1999

Viene presentata una piccola mostra di manoscritti e di fotografie di Christian Klucker, raccolte nel libro “Memorie di una guida”. Durante l’assemblea annua si discute sull’opportunità di partecipare al finanziamento di una parete d’arrampicata, prevista nella nuova sala multiuso a Vicosoprano. Il costo complessivo dell’opera è di fr. 75‘000. – e la nostra Sezione dovrebbe partecipare con un importo pari a fr. 30‘000.-. La votazione dà il seguente esito: 36 voti propensi e 5 voti contrari.

2001

L’organizzazione giovanile della nostra Sezione, guidata per tanti anni da Siffredo Negrini, riscontra sempre un ottimo successo e nel corso dell’anno ha svolto le seguenti attività:

– da dicembre ad aprile 22 giovani partecipano agli allenamenti sulla parete d’arrampicata a Vicosoprano

– da gennaio a marzo si organizzarono sei gite di sci-alpinismo 

– corso estivo in valle con 16 giovani

– corso per progrediti nel canton Glarona, anche con 16 partecipanti

– corso in valle per giovani da 16 a 22 anni, 6 partecipanti

– altro corso in valle con 5 partecipanti

2002

Il comitato della Sezione, presieduto da Alberto Maraffio e coadiuvato da Mirko Pietrobelli, Alberto Giovanoli, Gian Andrea Scartazzini, Gian Ganzoni, Mario Rogantini, Marcello e Siffredo Negrini, si è occupato della presentazione in internet della nostra società, dei preparativi per festeggiare i cento anni della nostra Sezione e ha potuto ricevere in regalo dal Comune patriziale di Bondo la vecchia cascina situata nelle vicinanze della nostra capanna Sasc Furä. Il 28 dicembre l’assemblea generale ha deciso il restauro del fabbricato, accordando un credito di fr. 40‘000.-. I presenti hanno inoltre approvato il programma dei festeggiamenti per i 100 anni della Sezione comprendente:

– la pubblicazione di una cronaca redatta da Arnoldo Giacometti 

– un ritrovo a Sasc Furä il 29 giugno 2003

– una piccola esposizione alla Ciäsa Granda

– una manifestazione popolare in autunno a Bondo.

9 giugno 2003

In una bellissima giornata estiva oltre duecento amanti della montagna sono accorsi a Sasc Furä per festeggiare i cento anni della nostra Sezione. Nel suo discorso di benvenuto il presidente Alberto Maraffio ha ricordato gli eventi più importanti del primo secolo di vita della nostra Sezione e ha potuto salutare i rappresentanti del comitato centrale del CAS e quelli delle Sezioni amiche.

 

Anche Armando Ruinelli, presidente della Regione Bregaglia, e il pastore Pietro Leutenegger si sono rivolti ai presenti. Durante tutta la giornata il Coro Virile di Bregaglia ha intrattenuto i presenti con i canti della montagna.

I festeggiamenti per i 100 anni della Sezione si sono conclusi il 25 ottobre nella sala multiuso di Bondo, con Walter Bonatti, che davanti a oltre 270 intervenuti, ha raccontato la sua vita da alpinista.

Negli anni 2003 e 2004, dopo che il Comune patriziale di Bondo ci aveva donato l’ex cascina dei pastori situata nei pressi della nostra capanna, è stata conclusa la ristrutturazione a rifugio invernale, con un investimento di oltre 45.000.- franchi.

Rileggendo i protocolli notiamo il grande interesse dei giovani per la montagna. Guidati da Siffredo Negrini nel 2004 durante l’inverno ogni venerdì molti giovani hanno frequentato la parete d’arrampicata a Vicosoprano. Sempre in inverno si sono tenuti 8 giorni d’alpinismo con 38 partecipanti, mentre in luglio si sono svolti i corsi estivi con 14 partecipanti.

2005 16 luglio – 17 settembre

Alla Torre Belvedere a Maloggia furono esposte molte fotografie di Anton von Rydzewski, che nel 1908 era stato proclamato membro onorario della nostra Sezione. La mostra, visitata da oltre 5000 persone, concludeva la vasta ricerca di Ursula Bauer e Jürg Frischknecht, documentata nella pubblicazione del libro “Ein Russ im Bergell”.

2006

La nostra Sezione conta 260 membri.

2006 28 dicembre

L’assemblea convocata nel Pretorio di Vicosoprano decreta un importo di fr. 25.000.- per la sistemazione del piazzale e dei tavoli davanti alla capanna. I lavori sono stato eseguiti nel 2007.

2008 23 febbraio

Il protocollo dell’assemblea ricorda il grosso impegno della nostra Sezione per le manifestazioni intitolate “Verso i 100 anni di Riccardo Cassin”.

Infatti, per Cassin sono previsti i seguenti eventi:

  • Esposizione fotografica alla Ciäsa Granda

  • Mostra a Lecco

  • Convegno in Val Masino

  • Convegno a Bondo dal titolo: “Badile, 70 anni dopo”

2009 11 aprile

L’assemblea approva un credito di fr. 145’000. – per la ristrutturazione e l’ampliamento dei servizi igienici a Sasc Furä. Da parte del comitato centrale è assicurato un sussidio del 45 – 50 %. Con un lungo applauso i presenti ringraziano Martin e Ursina Ganzoni per il loro grande impegno a favore della nostra Sezione.

2010 27 febbraio

Nel corso dell’assemblea annua il presidente Alberto Maraffio ricorda il nostro membro onorario Riccardo Cassin, deceduto lo scorso mese d’agosto all’età di 100 anni. Ai funerali una nostra delegazione rappresenta il Comitato centrale del CAS e la nostra Sezione.

2010 2 ottobre

I 50 anni della nostra capanna vengono festeggiati a Bondo con la partecipazione del Coro del CAI di Sondrio e del Coro Voci della Bregaglia. Il nostro socio Radolf Salis raccoglie le testimonianze di vari personaggi che hanno segnato i 50 anni della capanna.

2012

Durante l’assemblea annua a Soglio si ricorda il nostro socio Hans Lüdin, i cui famigliari ci fecero un lascito di diecimila franchi.

Un particolare ricordo va ad Adolfo Salis, la nostra guida che per anni presiedette sia la nostra Sezione come pure l’organizzazione giovanile fondata nel 1969.

Al momento il gruppo giovanile è piuttosto ridotto, ma i responsabili cercheranno di organizzare corsi invernali in palestra.

La gestione dell’archivio della Sezione, situato al primo piano del magazzino dei pompieri di Bondo, dopo 47 anni, passa da Arnoldo Giacometti e Reto Ganzoni.

Dopo aver presieduto la nostra Sezione per 12 anni, Alberto Maraffio rassegna le dimissioni, passando lo scettro a Martin Ganzoni.

2013

Con la revisione dello statuto l’età di voto dei membri è fissata a 16 anni.

Il comitato si occupa di una proposta per la costruzione di un nuovo rifugio sul versante destro della Valle Duana. Il comitato centrale del CAS non approva l’idea, così che 16 maggio 2014 il nostro comitato decide di non proseguire con la progettazione.

2014

La nostra Sezione conta 323 membri.

Ci si rallegra del buon andamento del settore giovanile. Durante l’inverno una ventina di giovani hanno frequentato i corsi in palestra a Vicosoprano, usando la nuova parete d’arrampicata. In luglio ben 22 giovani hanno partecipato alle gite in Bregaglia e in Ticino.

Vittorio Scartazzini, capo OG, ringrazia Melanie e Thomas Rogantini, Corsin Bischoff e Gian Clà König per l’ottima collaborazione.

2015

Con il sostegno del Comune si iniziano i lavori di restauro del sentiero Laret-Sasc Furä, che continueranno nel 2016.

La colonna di soccorso guidata da Marcello Negrini è stata allarmata ben 14 volte, in particolare per ricerche di persone.

2016

La parete d’arrampicata a Vicosoprano è sempre ben frequentata e quest’anno è stata ampliata.

2017

È stato un anno contrassegnato dagli innumerevoli giubilei al Badile, festeggiati nella palestra di Bondo. Vennero ricordati i 150 anni della prima ascesa, gli 80 anni della Via Cassin e della Bramani/Castiglioni, i 50 anni della prima invernale sulla parete nord – est e i 30 anni della via degli Inglesi in invernale.

Purtroppo, in agosto l’impressionante frana del Cengalo ha causato la morte di otto persone in Bondasca e ha sconvolto i villaggi di Bondo, Sottoponte e Spino. La stagione alpinistica è stata bruscamente interrotta con la chiusura delle capanne e l’inagibilità della valle Bondasca.

Nella notte del 31 agosto la terza colata detritica ha spazzato via a Punt anche i locali contenenti l’archivio della nostra Sezione e parte del materiale di soccorso. Fortunatamente i documenti più importanti erano stati salvati.

2018

La nostra capanna è rimasta chiusa tutta l’estate e dal Fondo di solidarietà” Frana Bondo 2017” ci sono stati elargiti 13.585.- franchi.

Nel mese di luglio ben 23 giovani, con tre monitori, hanno partecipato al corso d’istruzione alla diga di Ordan, all’Albigna e in Val di Mello.

2019

Il 28 marzo, organizzato dalla nostra Sezione, a Vicosoprano il pilota Maurizio Folini ha proiettato il film “Solo in volo”. Al termine si sono raccolti 1.000.-fr da devolvere alla

nuova scuola a Nunthala in Nepal. La nostra attuaria Daniela Rota, in occasione di un suo soggiorno in Nepal, ha potuto consegnare personalmente l’importo raccolto.

Durante la seduta del Comitato del 20 maggio 2019 il presidente Martin Ganzoni può comunicare che in estate sarà possibile raggiungere Sasc Furä percorrendo il nuovo sentiero che passando per Cugian -Trubinasca Alta – Saca raggiungerà la capanna. I costi di costruzione ammontano a fr. 45.000.-finanziati da una generosa donazione di fr. 30.000.- da parte di un Comune tedescofono, dalla partecipazione del Comune di Bregaglia di fr. 15.000.- e dalla nostra Sezione di fr. 1.500.-

Dopo la riapertura della capanna e malgrado il nuovo e più difficile sentiero che da Bondo raggiunge Sasc Furä, il nostro rifugio ha totalizzato 627 pernottamenti.

2020

L’assemblea generale si è tenuta a Soglio il 15 febbraio. Dopo aver diretto la nostra Sezione per parecchi anni, Martin Ganzoni ha rassegnato le dimissioni. A succedergli è stato nominato Luca Giovanoli.

Al termine dell’assemblea Arnoldo Giacometti presenta un filmato che racconta i 60 anni del nostro rifugio e regala alla Sezione un dipinto di Vitale Ganzoni, che ritrae la nostra prima capanna.

Durante la cena la nostra attuaria Daniela Rota ci racconta del suo Trekking in Nepal.

Il 2020 è poi stato caratterizzato dalle impegnative misure igieniche da adottare causa il Covid-19 e in modo particolare dal dover ridurre del 50% i posti-letto per gli ospiti.

2021

Sempre causa il Covid-19 durante l’anno non ha avuto luogo l’assemblea generale.

A fine stagione la nostra guardiana del rifugio Heidi Altweger, dopo 15 anni di servizio, rassegna le dimissioni. Le succederà la nostra attuaria Daniela Rota.

Il 12 giugno è stato inaugurato il nuovo parco di arrampicata a Pé d’Maira presso Coltura.

2022

A Sasc Furä vengono sostituiti l’impianto solare e il generatore per un investimento di fr. 17.000.-

Le favorevoli condizioni meteo hanno permesso a Daniela di registrare ben 1098 pernottamenti.

Attualmente la nostra Sezione conta 320 membri.

2023

Il 16 giugno la Sezione organizza una serata con l’alpinista polacco Filip Babicz che nel 2021 ha scalato lo spigolo Nord del Badile in 42’52’’.

In collaborazione con Castasegna Viva il 30 luglio a Brentan vien proiettato un film dal titolo: “La bicicletta e il Badile, sulle orme di Hermann Buhl.

Il 25 agosto la Sezione organizza un incontro con il noto alpinista cecoslovacco Čestmír Lukeš.

Guardiani a Sasc Furä

1961 – 1965            Reto Giovanoli

1966                        Ida Giovanoli

1967                        Pino Riva

1968                        Bruno Ferrario

1969 – 1970            Nicolin Gianotti

1971                        Urs Wiget

1972 – 1973             Roman Guidon

1974 – 1984             Renata Pool 

1985 – 1989             Annamaria Borrello

1990 – 1997             Gian Lorenzo Borrello

1998 – 2009             Reto e Barbara Salis

2007 – 2021             Heidi Altweger

2022 – …. Daniela Rota

CAS Bregaglia